Nonostante la bellezza ricca, eterea, intensa dei pezzi decorati con cristalli e strass, insisto spesso sull'eleganza incantevole di quei pezzi che, realizzati in un solo metallo o colore, si affidano solamente all'originalità del loro design per attirare gli sguardi su di sè.
Non potevo non presentarvi questa splendida parure firmata Coro, appartenente probabilmente ai primi anni '60. E' realizzata interamente in metallo color oro, è composta da una spilla, un paio di orecchini e una massiccia collana girocollo, e presenta forme vagamente vegetali; forse, la spilla e gli orecchini rappresentano un ananas o una pigna, forme entrambe importanti nella costume jewelry e nella bigiotteria in generale in quanto associate spesso ai buoni auspici.
La collana è, dal mio punto di vista, l'elemento più interessante della parure, con il suo corpo pesante e flessibile, composto da tanti segmenti articolabili che dall'esterno creano questo aspetto poroso, un poco etnico. E' quell'esatto esempio di pezzo che, nonostante il suo volume e vistosità, vince in semplicità di materiale, divenendo, così, abbinabile a quasi qualsiasi stile.
Nel suo libro "Bijoux", Deanna Farneti Cera ci presenta gli anni '60 come periodo di grandi innovazioni nella creazione della bigiotteria, in particolare modo nei materiali utilizzati, nelle forme rappresentante. Ma, oltre a questo movimento che tende a spogliare il gioiello dalla sua preziosità, ce n'è un'altro che gioca con la stessa. L'autrice menziona la popolarità della pellicola "Cleopatra" del 1963 come punto di partenza di una moda opulenta, che quasi vuole ricreare i gioielli delle antiche donne reali.
Questa parure è firmata solamente "Coro" e presenta il simbolo commerciale, il quale caratterizza tutti i pezzi in genere realizzati dopo il 1955, quando questa pratica ebbe inizio, sostituendo il vecchio metodo dei brevetti. Non è necessario che un pezzo successivo al 1955 riporti il simbolo commerciale, poiché non tutte le aziende provvidero alla sostituzione immediatamente, ma è indiscutibile che una firma con marchio commerciale non possa essere precedente a tale data.
Un bijoux spettacolare tanto da poter quasi essere definito d'antiquariato anche se di fattura relativamente recente, l'elaborata fattura rende sicuramente la classificazione tra i gioielli di tale oggetto, nonostante che il metallo utilizzato non sia un metallo nobile.
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