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24 settembre 2010

William Hobè e la sua "Costume Jewelry"

Hobé viene originariamente fondata a Parigi nel 1887 da Jacques Hobé, l’azienda americana Hobé Cie fu inaugurata nel 1927 a New York da suo figlio, William. Il marchio diventa famosissimo quando comincia a disegnare costumi e gioielli per le “Zigfield Follies”, episodio cui ancora oggi viene associato. Secondo molti, è dovuto proprio a Hobè l'espressione Costume Jewelry, anche se potrebbe trattarsi di una leggenda metropolitana. In ogni caso, l’azienda diventa il più grande fornitore di gioielleria per l’industria teatrale e cinematografica negli anni ’40 e ’50. Le sue creazioni erano pubblicizzate da modelle ed attrici di primo piano. Hobé fu venduta unicamente in negozi e boutiques esclusive. 


Hobè è probabilmente il mio marchio preferito; in particolare modo, i suoi oggetti in argento. Infatti, bisogna sottolineare che la produzione in argento è caratteristica degli anni 40, e la firma "Hobè Sterling" segna il periodo dal 1941 al 1947. Tutti gli oggetti Hobè in argento erano realizzati a mano, infatti, è difficile trovarne due identici. Nonostante gli elementi singoli si somiglino (rose, petali rigati, spirali), ogni oggetto è un'opera d'arte a sé.


Questa è una demi-parure in argento "sterling" (925) con dettagli in rilievo e l'inserimento di grandi cristalli di vetro dai colori pastello: rosa, pistacchio, giallo. Come accade sempre nelle creazioni più grandi, sono i dettagli a fare la differenza: guardate il retro degli orecchini, dove la chiusura è ornata da delicate incisioni di ispirazione floreale, laddove nessuno, oltre a noi, potrebbe mai notarle.


All'interno della chiusura degli orecchini, è presente inoltre un numero di brevetto, "patent number", con il quale deve essere stato registrato o il design degli orecchini o, più probabilmente, il tipo di chiusura. Ho provato a fare tutte le ricerche possibili: il numero non si legge facilmente, quindi ho ricercato tutte e tre o quattro variazioni possibili. Nessuna delle variazioni è risultata un oggetto di gioielleria, da ciò deduco di non aver comunque letto correttamente. Però tutti quanti i risultati erano datati al 1910, il che mi suggerisce che il numero di brevetto, il quale per forza è vicino cronologicamente a quelli da me individuati, si riferisse proprio al meccanismo.

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